La terza rivoluzione industriale – di Jeremy Rifkin

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Come il “potere laterale” sta trasformando l’energia, l’economia, il mondo.

Jeremy Rifkin nasce a Denver, in Colorado, nel 1945 e nel corso della sua vita e della sua carriera ricopre i ruoli di economista, di attivista e di scrittore di saggi. In qualità di attivista, sia a livello pacifista sia ambientalista, ha partecipato a diverse campagne, anche di stampo politico, al fine di sostenere l’adozione, da parte del governo statunitense, di impegni a favore di scelte ambientali, tecnologiche e in ambito scientifico improntate e caratterizzate da uno spiccato senso di responsabilità.
Questo impegno politico attivo si riflette in numerosi saggi e lavori. È il caso dello studio dal titolo “La terza rivoluzione industriale – Come il potere laterale sta trasformando l’energia, l’economia e il mondo”, elaborato nel 2011. L’autore propone una tesi originale e innovativa dell’idea di progresso che succede e, in parte, sostituisce i valori fino ad ora predominanti. Dopo la prima rivoluzione industriale inglese della metà del Settecento (che si riferisce allo sfruttamento dell’energia derivante dal vapore e applicata al settore tessile), la seconda rivoluzione industriale a fine Ottocento (caratterizzata dalla produzione di acciaio, di solventi chimici, dall’invenzione del motore a scoppio e dall’utilizzo dei principali
combustibili fossili e del petrolio per la produzione di energia elettrica), ecco infine avvicinarsi la terza rivoluzione industriale, percepita come necessaria per la tutela del pianeta e, in ultima analisi, della stessa umanità. Quest’ultima si fonda su cinque idee fondamentali, i cosiddetti 5 pilastri:

1 il passaggio dai combustibili fossili alle energie rinnovabili;
2 la conversione degli edifici in centrali produttive autonome di energia;
3 l’utilizzo dell’idrogeno per immagazzinare le energie rinnovabili;
4 l’uso della tecnologia “smart grid” (l’insieme di una rete di distribuzione elettrica in modo da consentirne
la gestione in “maniera intelligente”);
5 i mezzi di trasporto saranno alimentati da energie rinnovabili e non più da combustibili fossili.

I principi sopra elencati conducono a una visione energetica di nuovo regime, non più basata su un sistema di tipo gerarchico e centralizzato, ma bensì distribuito e collaborativo, garantendo un futuro più equo e sostenibile. Questo insieme di elementi, rappresenta una rivoluzione economica, conduce il potere nelle mani dei popoli, il cosiddetto “potere laterale”.
Realizzando le cinque idee su cui la Terza Rivoluzione Industriale poggia, si rafforzano i passi necessari all’evoluzione e i motivi che ci spingono a orientare il nostro futuro in una determinata direzione. Assieme al cambiamento economico-energetico sarà infatti necessario accompagnare una rivoluzione culturale, il cui principale obiettivo sarà lo sviluppo di una “coscienza biosferica”. Non si tratta solo di ridurre le emissioni di anidride carbonica, ma sarà necessario porre le basi e favorire una transizione verso un’economia a bassa intensità di carbonio. In questa prospettiva, ogni edificio dovrà essere posto nelle condizioni di produrre autonomamente energia pulita e rinnovabile, dove il surplus di tale energia sarà “liberato” per venire incontro al soddisfacimento di altri scopi.

Autore: Jeremy Rifkin Dati: Anno 2011-2012, 336 pagine, formato 12,7×19,7 con brossura

Editore: Oscar Mondadori Prezzo: € 10,00 

http://www.librimondadori.it/libri/la-terza-rivoluzione-industriale-jeremy-rifkin

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