Davide Oldani: passato, presente e futuro del cuoco “pop”

Share:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Email
Print

oldani600

Classe 1967, Davide Oldani nasce a Milano. Dopo una carriera in campo calcistico, interrotta a causa di un infortunio, si iscrive alla scuola alberghiera e ne ottiene il diploma. Il successivo iter professionale, che si svolge sia in Italia sia all’estero, annovera stage presso i più rinomati chef del mondo. In primo luogo, lavora per Gualtiero Marchesi, che lo avvicina al mondo della grande
cucina. In seguito, si trasferisce a Londra presso Le Gavroche di Albert Roux, dove apprende la gestione di un ristorante di lusso con un elevato numero di coperti. Alain Ducasse, del ristorante Le Louis XV di Montecarlo, trasmette al giovane Oldani conoscenze in merito alla grande cucina francese alleggerita e competenze imprenditoriali. La tappa parigina presso Fauchon di Pierre Hermé, gli permette di accostarsi alle grandi invenzioni della pasticceria francese. Nel frattempo, diventa consulente e Food and Beverage Manager, al fine di promuovere la cucina italiana, soprattutto quella di Gualtiero Marchesi, a livello mondiale, ma in particolare negli Usa e in Giappone. In parallelo, svolge anche un’attività di conferenziere: ha, infatti, tenuto lezioni di filosofia del marketing destrutturato presso l’Università Cattolica di Milano, di design allo IED (Istituto Europeo di Design di Milano) e anche presso la Harvard Business School, negli Usa.

doNell’autunno del 2003 inaugura la trattoria D’O a San Pietro all’Olmo, frazione di Cornaredo alle porte di Milano, che in breve tempo ottiene consensi unanimi, sia in termini di clienti sia di riconoscimenti ricevuti dai critici in materia. Nel 2008 riceve anche il prestigioso Ambrogino d’oro. Davide Oldani ama definirsi cuoco “pop”, ovvero capace di creare una sana cucina tradizionale, che avvicini il maggior numero di persone possibile e le liste di attesa delle prenotazioni di circa otto mesi lo dimostrano! La filosofia della cucina “pop” si avvale di ingredienti semplici e genuini, nel rispetto assoluto della stagionalità e del rapporto qualità/prezzo. Un esempio su tutti, la famosa cipolla caramellata, mix sapiente di contrasti tra sapori (dolce/salato), temperatura (caldo/freddo, cotto/crudo) e consistenza (morbido/croccante). Altre specialità propongono il contrasto di colori (chiaro/scuro) e di proprietà (acido/basico).

Davide Oldani può essere definito come un imprenditore poliedrico. Infatti, non si dedica solo alla sua attività principale, la cucina, ma è anche designer di oggetti d’arredo per la tavola (sono sue le posate Passepartout: una combinazione di forchetta, coltello e cucchiaio, adatta a risparmiare spazio sulla tavola e a incoraggiare i clienti ad assaggiare ogni sapore in un unico boccone), scrittore di libri (ultimo volume, disponibile da aprile 2015, dal titolo “Pop Food – La cucina non regionale italiana”, Edizioni RED, Feltrinelli) e showman in programmi d’attualità e d’intrattenimento. Ha anche partecipato, in qualità di giudice, a una competizione tra aspiranti cuochi trasmesso in prima serata. Oltre al rinomato D’O, Oldani la scorsa primavera ha aperto, presso l’aeroporto internazionale di Malpensa a Milano, un concept di ristorazione “casual”, il Davide Oldani Café.

oldani2Entro questa estate, invece, sarà pronto un nuovo ristorante, che sorgerà a Cornaredo, a pochi passi dal precedente. Il progetto, curato dall’architetto Piero Lissoni, prevede una capienza di circa cinquanta posti e la realizzazione di una cucina a vista, dove lo chef possa lavorare “in diretta”, per alcuni ospiti speciali.

Infine, questa volta in autunno, è prevista l’inaugurazione a Manila di un nuovo concept, chiamato FOO’D, presso uno degli hotel della catena Shangri- La.

In occasione di Expo Milano 2015, ormai alle porte, è stato nominato ambasciatore ufficiale della manifestazione, che si prevede attirerà circa 20 milioni di visitatori. Oldani e il suo staff gestiranno un piccolo caffé, che servirà alcuni piatti sia dolci sia salati, in nome della tradizione milanese e della cucina “pop”, marchio di fabbrica che contraddistingue lo chef nel panorama nazionale e non solo.

Possono interessarti anche..

SCENARI IMMOBILIARI

Nella terra di mezzo – Presentazione Rapporto 2024 sul mercato immobiliare commerciale | Milano, 7 marzo 2024 SCARICA IL PROGRAMMA

ELISABETTA FRANCHI FALL-WINTER 2024/25

L’ispirazione della collezione autunno-inverno 2024/25 nasce dall’immagine senza tempo delle uniformi dei college inglesi, che Elisabetta Franchi ha reinterpretato partendo dall’estetica tomboy. L’uniforme viene raccontata