Tutti Gatti per Crazy Cat Cafè

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Un’idea nata poco meno di 20 anni fa a Taiwan che sta conquistando l’occidente. Anche Milano, ora, ha il suo primo Neko Bar, uno spazio dove degustare una tazza di caffè in compagnia di uno dei sei felini di casa.

Anzichè il solito souvenir, Alba Galtieri e Marco Centonza, dal Giappone, hanno portato un’idea “per fare qualcosa di concreto nella vita”. Classe 87 lei, 84 lui. A ottobre 2015 hanno inaugurato Crazy Cat Cafè, il primo bar dei gatti di Milano.

Durante il nostro viaggio in Oriente, a Osaka, siamo stati in un Neko Bar – neko è gatto in giapponese, per l’appunto – racconta Alba – ci è piaciuta soprattutto l’idea di ospitalità che si respira in questi spazi. Marco è rimasto folgorato, io ho sempre avuto gatti, quando siamo tornati ci siamo subito mossi per capire come aprirne uno nostro.

Antesignana dellʼidea è stata Taiwan che ha visto il primo locale di questo tipo nel 1998 a Taipei. Poi è stato il Giappone a rendere popolare lʼidea, puntando sullʼimportanza del benefico relax che la compagnia di un gatto trasmette a chi gli sta vicino. Un poʼ cafè, un pò salotti dove sostare per ritrovare il tempo perduto, dal 2012 il format è stato di ispirazione a diverse repliche europee, prima Vienna, poi Londra, Parigi, Madrid, Budapest. In Italia sono già presenti in diverse province: Torino, Roma, Alessandria, Milano e Udine.

Quando abbiamo deciso di provarci, siamo stati a vedere i cafè di Torino e poi quello di Parigi per confrontarci con una realtà internazionale – prosegue Alba – io ai tempi stavo terminando la mia laurea in psicologia, Marco lavorava già da diversi anni come consulente del lavoro – avevamo un’idea chiara di come volevamo il nostro posto, non provenendo dal settore della ristorazione, abbiamo iniziato a informarci in ogni modo per capire come realizzarlo al meglio.

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Ci è voluto un anno circa per aprire quello che oggi potete trovare a questo indirizzo della città. Non essendo unʼattività tipica non esistono al momento normative specifiche se non quelle sulle autorizzazioni per la somministrazione. “Io mi sono occupata del corso presso la camera di commercio – 3 settimane full immersion – specifica Alba -. Ci sono poi le norme sulla tutela degli animali. Cucina e caffetteria sono separate per ovvi motivi di igiene. Il fatto poi che non esista un bancone obbliga la gente a sedersi e a guardarsi intorno”. Ci sono voluti circa 200mila euro per partire, in parte finanziati dalle banche, in parte con il sostegno delle famiglie “abbiamo provato a cercare incentivi allʼimprenditoria, ma siamo rimasti spaventati dalla complessità di questi iter, le richieste che abbiamo inoltrato non hanno mai ricevuto risposta”. Oggi da Crazy Cat Cafè, accanto ai due soci, lavorano sette persone “tutte assunte” specificano Marco e Alba. Per la composizione del gusto la scelta è stata precisa: prediligere qualità alla quantità “quello che si trova in menù viene preparato sul momento dal  nostro chef, dalle vellutate di stagione alle torte senza glutine. Una scelta che ci rispecchia. Lʼattenzione per chi sceglie di trascorre il proprio tempo da noi parte dai dettagli, come le tazzine a forma di gatto che realizza in esclusiva per noi un laboratorio di ceramica”.

Così, mentre siete in attesa del vostro piatto, potrete guardarvi intorno e, magari, interagire con uno dei sette gatti di casa: “Qualcuno ogni tanto si lamenta del fatto che i gatti dormono o non si facciano vedere. Questa è la loro casa, bisogna saper creare una relazione con loro, che non deve essere forzata. I bambini sono quelli più eccitati da questa esperienza, è importante che i genitori insegnino rispetto e pazienza, magari così li si potrà vedere giocare con tutti e sei”. La famiglia di gatti di casa si è formata grazie alla collaborazione di associazioni animaliste: “sono stati tutti adottati da piccoli. Li abbiamo fatti conoscere e ambientare gradualmente, qui hanno anche una loro stanza in cui ritirarsi in ogni momento”. Capirete, dunque, perché sul conto, trovate una voce di 1 euro per il servizio di Pet therapy ricevuto: “devolviamo i soldi raccolti alla cura dei felini e alle associazioni che se ne occupano. Stiamo organizzando corsi di recupero comportamentale dei gatti, ci piacerebbe che Crazy Cat Cafè diventasse un luogo di scambio per chi ama gli animali”.

Guarda anche la Fanpage Crazy Cat Cafè

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