La profonda crisi economica degli ultimi anni ha comportato la perdita di molti posti di lavoro, con la conseguente crescita del tasso di disoccupazione tra i giovani ma anche tra i meno giovani che sempre più spesso si trovano a dover fronteggiare un’altissima competizione per poter rientrare nel mercato del lavoro.
Ricollocarsi o riadattarsi ai nuovi contesti lavorativi è sempre più difficile, soprattutto in Italia. Proprio per questo c’è chi ha fatto di necessità virtù, partendo il più delle volte dalle proprie passioni o rispondendo alle esigenze del mercato per provare con coraggio a reinventarsi o crearsi un lavoro da zero.
È l’era delle start-up, dei freelance, o di chi semplicemente con molta forza di volontà e un po’ di spregiudicatezza ha cambiato la propria vita provando a stravolgere le regole del gioco.
Stanno infatti prendendo sempre più piede lavori fino a ieri impensabili, ma che il più delle volte riescono a garantire degli introiti di gran lunga superiori a quelli offerti dai mestieri tradizionali.
Tra le nuove professioni più gettonate del momento ci sono sicuramente quelle che hanno a che fare con la cucina: il pasticcere e lo chef a domicilio, ma anche il food blogger. Si inizia a scrivere per diletto, ma se si è bravi a fare personal branding e a costruirsi una buona web reputation ci sono ampi margini per trasformare la passione in un lavoro. Molto spesso sono proprio le aziende agroalimentari a inseguire i principali food blogger proponendo collaborazioni in cambio di pubblicità nei propri siti. E lo stesso accade anche in altri settori, come la moda o la bellezza.
È proprio il web che offre le maggiori opportunità in questo senso, e anche i numeri lo confermano: da alcune ricerche è emerso infatti che entro il 2015 il 90% dei lavori richiederà competenze on line.
Sono in tanti che usano la rete anche per fare e-commerce: artisti e piccoli artigiani che sfruttano le potenzialità del web per aprire negozi virtuali e vendere le proprie creazioni in tutto il mondo superando i limiti imposti dai punti vendita tradizionali.
Vecchi mestieri che vengono riadattati per andare incontro alle esigenze del mercato, oppure professionalità del tutto nuove, e talvolta molto stravaganti. È il caso di neomamme che si trasformano in insegnanti di allattamento naturale o in consulenti familiari, o ancora di chi si arma di molta pazienza e passa le giornate in fila tra i vari uffici pubblici, vendendo il bene più prezioso e raro: il tempo.
Insomma, se è vero che da un lato si assiste a una crisi che pare non si voglia arrestare, è altrettanto vero che le opportunità per voltare pagina non mancano. L’importante è lavorare con passione, armarsi di buona volontà e spirito di iniziativa, ma soprattutto aprire la mente ed essere sempre pronti a cogliere le opportunità di business che si presentano.