Presentazione del libro: “Il confine di Giulia”, mercoledì 22 marzo, ore 18:15, Feltrinelli Duomo, Milano

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Mercoledì 22 marzo, ore 18,15 a Feltrinelli Duomo (Milano), Chiara Beretta Mazzotta, editor e critica letteraria, conduttrice di radio 105, presenterà il libro “Il confine di Giulia”, di Giuliano Gallini

Il confine di Giulia, di Giuliano Gallini.

L’incontro fra una giovane donna e un rifugiato politico destinato a diventare un grande scrittore. Ignazio Silone e la polemica sul suo ruolo contraddittorio verso il fascismo. La borghesia europea degli anni Trenta e le tenebre della storia che si addensano all’orizzonte. Tra finzione e realtà, il racconto di un amore appassionato e, nello stesso tempo, una riflessione sui destini dell’Italia e dell’Europa.

Casa Editrice Nutrimenti
pp.gg. 135
€ 15,00

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L’autore

Giuliano Gallini è nato a Ferrara e vive a Padova. È dirigente di una delle maggiori aziende italiane di servizi, dove si occupa di sviluppo e marketing. Crede profondamente nel valore della cultura e del romanzo come genere letterario che permette di raggiungere la parte più profonda delle vicende.
Appassionato di storia sin dai tempi dell’università, si interessa in particolar modo del tormentato periodo storico a cavallo tra le due Guerre, che come dice l’autore “aiuta a capire il presente, con i suoi conflitti irrisolti”.

Recensioni

La vicenda d’amore tra Silone e Giulia è ricostruita con mano leggera, e trova una sua felice ragion d’essere nella connessione psicologica che si crea tra due anime alla deriva, nell’impossibilità di trovare un punto d’intesa che diventi progetto di vita.
TuttoLibri – La Stampa

Lei bella, borgherse, malinconica.. Lui povero, malato e scisso tra un passato da rivoluzionario e un futuro che vuole diverso. Si amano in una città che è un’isola di libertà, lontano dall’Italia fascista e d un’Europa che si interroga sul suo destino, un po’ come oggi. Un libro in cui verità storica e romanzo si intecciano liberamente.
Barbara Ardù per Robinson di Repubblica

1931, Zurigo.Tra realtà e invenzione, Gallini, attraverso l’intimità di una passione, ricostruisce un momento cruciale della storia europea del Novecento, delineando il ritratto di una giovane, focosa, confusa, promessa della letteratura italiana.
Me ne sono innamorata subito. Leggetelo.
Giulia Ciarapica – Il Messaggero

Un’opera prima convincente che si muove con grazia tra finzione e verità storica.
Alessandra Appiano – Donna Moderna

La poetessa e il rivoluzionario, una donna che lotta contro un malessere interiore e un uomo che sta per affacciarsi ad una nuova fase della vita. Si sono presentati così, questi due personaggi, nella mente di Giuliano Gallini, autore esordiente, in un libro edito Nutrimenti intitolato Il confine di Giulia. La scrittura di Giuliano Gallini è fluida, aggraziata. L’autore dimostra di saper raccontare tanto la storia quanto l’animo umano. Una lettura deliziosa.
Marta E. Casanova per Tgcom24

Il confine di Giulia è un romanzo davvero bello e davvero intenso […]. Per lo stile dell’autore e la sua capacità di mischiare realtà e finzione, grazie anche a un attento studio di ricerca svolto per passione negli anni; per il ritratto che fa di un’epoca storica del nostro paese da un punto di vista poco conosciuto a chi non è studioso di quell’epoca.
La Lettrice Rampante

[…] un romanzo singolare: nel quale tutto avviene senza che nulla accada. Un romanzo di incontri da “sentieri interrotti”. Nel senso che, al di là del rapporto anche intimo che si instaura tra i due protagonisti, resta un romanzo di solitudini. Perché i due non potrebbero appartenere a mondi più lontani […]
[…] Gallini si avvale di una scrittura elegante che sa ben muoversi nel donare i profili interiori dei personaggi principali, ben tratteggiati e giocati con fine sensibilità.
Ermanno Paccagnini – La lettura de Il Corriere della Sera

Gallini affida al romanzo un grande patrimonio di conoscenza, evidente frutto di una vita di letture e di studi, dal qual emergono figure che in massima parte fanno parte di un universo in via di estinzione, anche se i diretti interessati non se ne rendono conto.
Andrea Mastrangelo – Gazzetta di Reggio

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