CACIO E PEPE DAY ALLA TRIENNALE DI MILANO

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Dopo l’evento a New York dello scorso ottobre presso l’Armani/Ristorante, grazie all’intervento d’eccezione dello Chef Antonio D’angelo, si è tenuto a Milano CACIO & PEPE DAY alla Triennale, l’appuntamento, che si ispira alla   ricetta della tradizione italiana, uno spaccato della nostra storia, che è servita a traghettare i valori e la fama che ci accompagnano in tutto il mondo per ciò che riguarda le nostre eccellenze, la nostra cultura, l’arte e il design.

Le persone si sono confrontate  sul cibo, esaltando la convivialità e assaporando gusti e alimenti che hanno una storia e un significato simbolico, legato alle tradizioni della società di appartenenza che si tramandano di generazione in generazione.  Il cibo è sempre stato “relazione”, non si limita ad essere solo fonte di sopravvivenza, ma veicola tutti i sensi per esaltare le relazioni umane. La convivialità e la sostenibilità intesa come condivisione del cibo favoriscono il dialogo, la riflessione e il piacere della socialità.

Partiamo quindi dal racconto di una delle ricette più antiche, della cucina italiana, con un percorso fatto di arte e cultura non solo enogastronomica.  Uno spaccato della nostra storia, che servirà a traghettare quelli che sono i valori e la fama che ci accompagnano in tutto il mondo per ciò che riguarda le nostre eccellenze

Sono intervenuti in apertura Simonetta D’Amico Presidente Commissione Bilancio del Comune di Milano e  l’ Amministratore Delegato ENIT Roberta Garibaldi, poi per i talks e le masterclass, a tema, oltre ad Antonio D’angelo Chef del Ristorante Nobu Milano, che in  questa occasione si è esibito con il suo concetto di “ Eleganza e Semplicità” con un interpretazione di Tortello  Cacio e Pepe.  La filosofia è stata quella di rappresentare, gli elementi di una cucina tradizionale nella semplicità di un tortello.

L’evento è stato coronato anche dalla presenza di  Davide Oldani, Enzo Vizzari,  il noto chef francese Yannick Alléno, Cristina Nonino – RobertaTagliavini gallerista, Leo Damiani per Champagne Perrier-Jouët,  Carlo di Cristo – scienziato della lievitazione  Enrico Dandolo – Accademia Gualtiero Marchesi –  Giampaolo Sodano Mastro Oleario,  Riccardo Pastore – Direttore Consorzio Pecorino Romano,  Emidio Mansi – Direttore Marketing Pastificio Garofalo –Fabio Longhin – Maestro PasticcereIl babà vegetale,  Matteo Casagrande Paladini – Direttore Generale Colline e Oltre,  Prof Vincenzo Russo – Direttore Scientifico del Centro di Ricerca di Neuromarketing, Camillo Caddeo Tecnologo lievitista gluten-free e brand ambassador di Forni Moretti, Matteo Frattino – Direttore Marketing AEG, Stefano Guizzetti – Patron e scienziato-gelatiere di Ciacco Lab, Caffè Moak Marco Poidomani, Danilo Vella, Stefano Guizzetti Maestro Gelatiere, e il vino il Palagio di Sting e Trudie Styler.

Con l’occasione sono stati presentati i Sounds Ritual declinati in 5 format (FOOD-DRINK-CRUNCH-RELAX- DESIGN), di cui ne è autrice Antonella Bondi, che è il risultato di uno studio che appartiene al campo della gastrofisica, la scienza che unisce gastronomia e psicofisica e studia i fattori che influenzano la nostra percezione multisensoriale mentre assaggiamo cibi e bevande. Ringraziamo Zwilling che ha permesso l’utilizzo dei suoi utensili da cucina.   

A cura della Redazione

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