A VERMIGLIO SBOCCIANO DUE TULIPANI: VAL DI SOLE SCOPRE NIEUWENHUIS E BAKKER

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L’emozionante gara sulle nevi trentine ha consegnato due nuovi nomi alla ribalta della Coppa del Mondo, confermandosi un evento unico nel panorama mondiale. Doppietta olandese: Nieuwenhuis fa gara di testa fin dalla prima curva, Bakker prevale in rimonta su Alvarado.

Imbiancata di fresco, con cinque centimetri di neve caduti nella notte prima della gara, Vermiglio si è offerta per la terza volta al pubblico del ciclocross in tutto il suo fascino, con la sua atmosfera caratteristica e la passione di una valle che, ormai da tempo, senza ciclismo non sa proprio stare, e che già conta i giorni che la separano dalla prossima edizione della Coppa del Mondo di Mountain Bike, in programma dal 13 al 16 giugno 2024.NIEUWENHUIS SFODERA UN CAPOLAVORO: LA VAL DI SOLE E’ SUA.
Con quel nome e con quell’aspetto, quella sua lunga barba scura, Joris Nieuwenhuis avrebbe potuto essere un pittore olandese del secolo d’oro, il Seicento. Di certo, l’atleta Oranje il suo capolavoro l’ha dipinto, su due ruote, a Vermiglio, sul tracciato di Coppa del Mondo di Ciclocross che in Val di Sole gli ha regalato la prima vittoria in carriera nella massima serie.
Sulla tavolozza del 27enne della Baloise Trek Lions quest’oggi c’era solo il bianco della neve di Vermiglio, ancora fresca ma decisamente più veloce e battuta dopo la prova femminile: il suo più grande merito è stato quello di non perdere mai la concentrazione, conducendo una gara pressoché impeccabile dall’inizio alla fine dei sette giri sul tracciato di 2,9 km. Pennellate ferme e decise, più gentili e delicate solo dove il tracciato si presentava più insidioso. 
Nieuwenhuis non ha perso tempo: si è infilato davanti a tutti nella prima curva e da lì nessuno è più riuscito a smuoverlo, seguito dapprima a breve distanza da Niels Vandeputte (Alpecin-Deceunick), soprattutto nella prima tornata, e poi in un assolo inarrestabile fino all’apoteosi davanti al pubblico di Vermiglio.
Vandeputte ha confermato il secondo posto del 2022, presentandosi sul traguardo a 1:01 dal vincitore. Terza piazza, a sorpresa, per Joran Wyseure, belga classe 2001 della Crelan-Corendon, che al pubblico di Vermiglio ha mostrato tutto il suo entusiasmo per un career best di grande valore.
Ai piedi del podio sono arrivati, invece, due dei protagonisti più attesi. Quarto posto per Michael Vanthourenhout, il vincitore del 2022, rimasto invischiato nel gruppo nelle prime, caotiche fasi di gara, ma che al termine ha ammesso “oggi non avevo le gambe per vincere, il quarto posto è il meglio a cui potessi puntare.” Subito dietro a lui è arrivato Eli Iserbyt, che si è confermato leader della classifica di Coppa del Mondo, con in scia un altro belga, Laurens Sweeck. Diciottesimo e migliore degli italiani il veneto Federico Ceolin.

MANON BAKKER REGINA DELLE NEVI IN VAL DI SOLE 

La neve di Vermiglio è un giudice severo per tutti gli atleti, anche le stelle del ciclocross mondiale, capace di ribaltare pronostici e raccontare storie emozionanti. L’immagine della gara femminile è stata quella del sorriso incredulo di Manon Bakker (Crelan-Corendon) sul rettilineo d’arrivo, quando ha capito che la stessa Val di Sole che le aveva regalato il primo podio in Coppa del Mondo di Ciclocross un anno fa stava per salutare il suo primo successo nel massimo circuito. 
Quella di Vermiglio è stata, come sempre, una gara appassionante e imprevedibile: rispetto alle prove della vigilia, i cinque centimetri di neve caduti nella notte hanno reso il percorso più pesante e scivoloso in alcuni tratti, e i numerosi sorpassi e scivolate nelle prime battute sono state il riflesso di una necessaria fase di adattamento. 
Dopo la caduta di Ceylin del Carmen Alvarado (Alpecin-Deceunick) alla seconda curva, a rilevarla in testa era l’atleta di casa Sara Casasola (FAS Airport Services-Guerciotti), che poi sua volta cedeva il passo alla sorprendente ceca Kristyna Zemanova (Brilon Racing Team), classe 2003, forse la più rapida a trovare il feeling con il terreno pesante e farinoso. 
Nella seconda metà del primo giro, tuttavia, del Carmen Alvarado ritrovava il passo e metteva in mostra tutta la sua grande condizione, riconquistando la testa della corsa e transitando sulla linea traguardo dopo il primo giro con la ceca a ruota. Alle loro spalle, dopo una brutta partenza, Manon Bakker inseguiva a 13 secondi, mentre a 24 c’era la vincitrice del 2022, Puck Pieterse (Fenix-Deceunick) assieme a Sara Casasola.
Nella seconda tornata, Alvarado insisteva con il suo ritmo, trovando sempre maggiore confidenza con il terreno soprattutto sui tratti più scorrevoli, ma un errore sul ponte consentiva sia a Zemanova che a Bakker di rientrare sulla sua ruota. Dietro provava ad avvicinarsi Puck Pieterse, seguita dalla canadese Sidney McGill, mentre Sara Casasola si vedeva avvicinata dalle altre azzurre Valentina Corvi e Francesca Baroni.
Quando, nel terzo giro, Alvarado ha piazzato una nuova accelerazione, per un attimo è sembrato che la gara avesse trovato il proprio binario. Tuttavia, proprio i tanti errori della leader di Coppa del Mondo consentivano a Bakker di riavvicinarsi e ritrovare la sua scia proprio in vista del penultimo passaggio sulla linea del traguardo. 
Nell’ultima tornata, Bakker ha preso la testa e non l’ha più ceduta: nella seconda metà del giro, del Carmen Alvarado ha ceduto alla stanchezza e ha così lasciato spazio all’esultanza della connazionale sul traguardo di Vermiglio. Sono stati 23 i secondi a separare le prime due sul traguardo, mentre Pieterse, a 1:35, ha completato un podio tutto in tinte Oranje. Nel dopo gara, la due volte vincitrice in Val di Sole – nel ciclocross nel 2022 e nel Cross Country MTB nel 2023 – confermerà di aver trovato il giusto feeling in sella e con il percorso solo nell’ultima tornata di corsa.
Quarta la sorprendente ceca Zemanova, quinta la canadese McGill. Ottimi risultati per le azzurre Corvi e Baroni, entrambe al miglior piazzamento in carriera con il sesto e settimo posto. Solo nona, e scura in volto sul traguardo, Sara Casasola, condizionata da problemi tecnici nella seconda metà di gara.

Credits Photo: Giacomo Podetti

A cura della Redazione

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