DANIELE GALLO

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La tua passione per la narrazione e la comunicazione visiva è distintiva rispetto a molti altri influencer della tua nicchia! Come hai sviluppato e implementato una strategia chiara per la creazione di contenuti coinvolgenti su Instagram e TikTok, tenendo conto delle dinamiche specifiche di ciascuna piattaforma?
In realtà non ho propriamente studiato una strategia perché la crescita che ho avuto sui social è avvenuta per tentativi casuali: i contenuti che porto si sono evoluti nel tempo in termini di qualità, ma non di genere. Appena ho capito come funzionasse meglio TikTok e la possibilità che stava dando ai content creators dopo la quarantena, ho semplicemente caricato i miei contenuti in un formato che funzionasse per la piattaforma. Da quel momento la strategia è venuta naturalmente nella quotidianità e ho trovato il mio personale metodo per raggiungere maggiore visibilità a quella che mi ero già conquistato inizialmente.

Essere definito “versatile e innovativo” è un tratto distintivo della tua biografia su LinkedIn. In che modo ti adatti ai cambiamenti nell’ambiente digitale e come mantieni la tua innovazione nel creare contenuti

Questa è la sfida che affronto tutti i giorni. Certo, non è facile, ma la mia fortuna è che facendo molte attività diversificate nello sport e nei viaggi ho facilità in questo rispetto magari ad altri creators che devono alzarsi la mattina e capire cosa fare per cercare di essere originali.
Quello che funziona sui social e che fa andare “virale” un contenuto è proprio la sua unicità rispetto agli altri, i propri punti di forza. Riflettendoci, però, in fin dei conti, io non ho un lavoro che mi mette ansia per la pressione – ipoteticamente – di un capo: la mia tensione riguarda il cercare sempre la novità e stare al passo con gli aggiornamenti e le modalità di fruizione delle varie piattaforme social.

Produci contenuti innovativi ed efficaci che risuonano a livello globale. Come affronti la sfida di creare contenuti che possano connettersi con un pubblico diversificato a livello mondiale? L’Italia è un Paese che facilmente ti ha permesso di connetterti con un vasto pubblico, anche internazionale?

Inizialmente grazie a TikTok ho raggiunto un pubblico principalmente italiano (l’algoritmo e la viralità colpiva di più in Italia), poi successivamente ho allargato la mia nicchia ad un pubblico più internazionale. La differenza sta nel fatto che in Italia mi sono creato un personaggio pubblico (ed è questo che sembra interessare di più agli italiani), mentre per l’estero ho sempre cercato di produrre contenuti legati al mondo dei viaggi in località più remote, come per esempio il recente viaggio che ho fatto in Egitto.

Puoi approfondire il tuo punto di vista sull’evoluzione del marketing di influencer e come credi che l’influenza digitale stia modellando direttamente il panorama delle imprese e la percezione sociale?

Il marketing è sempre quello, solo che è cambiata la modalità. Quando lo spiego ai meno avvezzi dei social dico sempre che oggigiorno il brand – al posto di inserire la propria pubblicità su un cartello stradale – opta per l’influencer e quindi più è trafficata la strada e più il cartello viene pagato. L’analogia con il numero di followers è identica. Secondo me presto il mercato si saturerà di influencers. Importante è dare valore alle collaborazioni, anche le più semplici, senza incentrare tutto sul marketing nudo e crudo, ma dando spazio alla storia del brand in asse con le proprie unicità, appunto.

Nel creare contenuti innovativi, consideri l’etica e la sostenibilità? Come integri questi principi nel tuo lavoro?
Tengo da tutta la vita in considerazione questi parametri perché sono stato fortunato a crescere in una famiglia dallo stile di vita sostenibile (tanto esercizio fisico, molta natura e tanto tempo trascorso a godere delle cose più semplici). Mi è capitato ogni tanto di pensare alla responsabilità che ho, relazionandomi con un pubblico così vasto… bisogna stare sempre attenti a cosa si pubblica.

Guardando al futuro, puoi delineare gli obiettivi chiave che hai fissato per la tua carriera come content creator, inclusi eventuali nuovi progetti o sfide che stai considerando?

Vorrei tanto riportare dei contenuti più lenti, godibili e di qualità. Indubbiamente negli ultimi anni con questa ricerca assidua della viralità e questa bassa soglia dell’attenzione degli utenti mi rendo conto di parlare di valori scemati nel tempo. Senz’altro per stare al passo con le tendenze l’unica soluzione è portare contenuti più brevi, ma una volta che avrò trovato il mio equilibrio, vorrò portare contenuti per i quali bisogna avere una capacità di ascolto più lunga. Provenendo dal videomaking e svolgendo attività sportive e di lifestyle particolari, mi piacerebbe ritornare ad un’espressione più completa della creazione video.

A cura della Redazione

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