PESERICO DONNA FW24 OPERE DI NATURA

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Ci sono fonti dotate di una vena inesauribile. Tópoi, quali la montagna per Peserico, in grado di

suscitare ogni volta emozioni diverse. Ispirazioni preziose, dettate dalla natura in una delle sue

manifestazioni più potenti: il bianco delle cime, le cascate di ghiaccio che ricoprono i declivi, la luce

infuocata dell’imbrunire e i bagliori setosi delle notti in alta quota sono l’immaginario a cui attinge

la collezione Aurea FW24.

In questo universo sfaccettato, algido e al contempo sontuoso, la figura femminile rimanda a

un lusso autentico, scandito dall’alternarsi di passeggiate nella neve, ambienti sofisticati, eleganti

fuori pista e cocktail al tramonto.

I volumi dei suoi abiti sembrano cesellati nel ghiaccio: linee scivolate pennellate con la seta si

abbinano a voluttuosi panni di lana e cashmere, impalpabili lane d’alpaca scintillanti e candide

pellicce, in disinvolta armonia fra leggerezza e calore.

La purezza del bianco e del nero si illumina di riflessi argentati, con eleganti intermezzi cammello e

grigio granito. Novità di stagione, la nuova nuance Enrosadira (termine ladino che indica il delicato

volgere al rosa delle creste dolomitiche all’alba e al tramonto): un sottile accento scarlatto nello

scintillante silenzio delle vette inviolate.

Abitare l’abito, come un rifugio dalla natura essenziale e funzionale che richiama nell’ispirazione

il pensiero di Charlotte Perriand (1903-1999). L’architetto francese, co-firmataria di pezzi storici

del design insieme a Le Corbusier, progettò diverse stazioni sciistiche in Alta Savoia, e il suo amore per la montagna pervade la FW24 di Peserico, fondendo l’eleganza con il minimalismo di capi timeless e avvolgenti. In un percorso scandito da tre fasi.

Impressioni

La palette cromatica della bruma, un mare bianco da cui emergono isole di alberi, pietra e neve,

infonde ricercatezza ai tessuti più caldi, composti da fibre nobili e arricchiti da dettagli scintillanti

come venature ghiacciate. I velluti serici definiscono completi destrutturati e rilassati, mentre

la leggerezza del baby sury alpaca consolida un concept diffuso di quiet luxury. Le tonalità sono

quelle profonde del Noce, con venature di Castagno accese di un morbido marrone Baita. Cromie

che sfumano nel Bianco Naturale e nel corteccia di Carpino.

Architetture

Veduta d’interni con affaccio sulle vette. I toni siderali del Granito e dell’Ardesia sono interrotti da

sfumature d’Orzo e Macchiato, con punte inaspettate di Verde Alpino. Cappotti in panno d’alpaca

o bouclé fondono expertise sartoriale, funzionalità e stile, sovrapponendosi a completi timeless

e décontracté dal design nitido, realizzati in fibre pregiate. Nella maglieria, lana, seta e cashmere

vengono miscelate all’alpaca e al lurex, per acquisire quella specifica luminosità che è cifra

del marchio.

Dissolvenze

Un pallido caleidoscopio di rifrazioni definisce l’orizzonte alpino: Bianco Puro, Quarzo Rosa,

Albeggio, verde Sorgiva e ghiaccio sono contrapposti alla fredda profondità del Grafite. A definire

i volumi è la piuma d’oca, racchiusa da texture tecniche rese materiche da dettagli tricot. I patterns

classici sono mossi da tocchi di colore e accesi da delicati scintillii, mentre i filati più caldi e pregiati

hanno una mano lussuosa, valorizzata da volumi ricercati nei delicati toni montani.

A cura della Redazione

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