Dal diritto al design, il creativo racconta il suo universo estetico
Dalla giurisprudenza al design: Hai inizialmente studiato giurisprudenza all’Università Friedrich-Alexander di Erlangen-Norimberga, ma in seguito hai intrapreso una carriera nel design. Qual è stato il punto di svolta che ti ha fatto cambiare direzione?
Ho sempre avuto una passione per la creatività e il design. Mentre studiavo giurisprudenza, mi sono reso conto che la mia vera vocazione era nel creare, non nell’interpretare i codici legali. Il punto di svolta è arrivato quando ho iniziato a progettare mobili e accessori. Vedere le persone apprezzare il mio lavoro e riconoscere il potenziale commerciale nel design mi ha spinto a fare il passo. Non volevo vivere di rimpianti, quindi ho deciso di seguire i miei istinti e costruire qualcosa di unico.
Dall’arredamento alla moda: La tua carriera è iniziata con il design di mobili di lusso in acciaio e pelle. Come è avvenuto il passaggio alla moda e quali sfide hai dovuto affrontare all’inizio?
La transizione è stata abbastanza organica. Ho iniziato a disegnare mobili di lusso e, per far risaltare il mio marchio alle fiere, ho creato accessori e abbigliamento in pelle per completare i miei pezzi. La gente ha iniziato a chiedermi dove potevano comprare i miei vestiti piuttosto che i miei mobili, e quello è stato il mio momento. La sfida più grande all’inizio è stata imparare che l’industria della moda è un mondo frenetico e competitivo, ma ho sempre creduto nell’assunzione di rischi e nel superamento dei limiti.
Il marchio Philipp Plein: il tuo marchio è noto per il suo stile audace. Parlaci della scelta del teschio come simbolo. Quanto è stato importante differenziarsi nel mercato della moda e quali sono state le sfide più grandi nella costruzione di un’identità di marca così forte?
Il teschio rappresenta valori come la forza, la ribellione e un approccio senza paura, che risuona con me e i miei clienti. Quando ho iniziato, l’industria della moda era piena di regole e tradizioni che non mi entusiasmavano. Volevo creare qualcosa di diverso, qualcosa che le persone riconoscessero all’istante. La sfida era quella di rimanere coerenti e non diluire il DNA del marchio nonostante le tendenze del mercato. La differenziazione è fondamentale nella moda e mi sono assicurato che Philipp Plein si distinguesse abbracciando l’eccesso, il lusso e l’attitudine rock and roll.
Espansione globale: Philipp Plein è ora un marchio internazionale con flagship store in tutto il mondo. Quali sono stati i fattori chiave del successo globale del marchio?
Innanzitutto, un’identità di marca chiara e unica. In secondo luogo, una connessione diretta con i nostri clienti attraverso un marketing audace e sfilate di moda stravaganti. In terzo luogo, l’espansione strategica del retail nelle capitali mondiali della moda. Credo anche nel controllo dell’intera attività e dalla progettazione alla produzione fino alla vendita al dettaglio e così possiamo mantenere la qualità e l’esclusività.
Collaborazioni strategiche: Hai lavorato con marchi di diversi settori, come l’automotive e gli orologi di lusso. Come scegli i partner con cui collabori e quali qualità deve avere un brand per attirare la tua attenzione?
Una collaborazione di successo deve essere inaspettata ma perfettamente sensata. Cerco marchi che condividano i miei valori e la mia audacia, innovazione ed esclusività. Non si tratta solo di schiaffeggiare un logo su un prodotto; Si tratta di creare qualcosa di unico che racconti una storia. Ecco perché abbiamo collaborato con marchi di lusso che sono pionieri dell’artigianato, del lusso e delle prestazioni, proprio come PHILIPP PLEIN.
L’evoluzione del lusso: il concetto di lusso sta cambiando rapidamente. Come vedi il futuro della moda di lusso nei prossimi 10 anni e come si sta adattando il tuo marchio a queste trasformazioni?
Il lusso sta diventando più personale, più orientato all’esperienza. Non si tratta più solo di prodotti costosi, ma di esclusività, narrazione e connessione emotiva. La nuova generazione di clienti vuole un lusso che si adatti al loro stile di vita, che si tratti di moda, esperienze o innovazione digitale. Noi di Philipp Plein ci stiamo adattando espandendoci in nuovi settori, offrendo esperienze di marca coinvolgenti e abbracciando il lusso digitale, compresi gli NFT e la moda del metaverso.
Dalla moda all’ospitalità: perché hai deciso di entrare nel settore dell’ospitalità e cosa ti affascina di questo mondo?
La moda e l’ospitalità sono entrambe esperienze. Volevo creare uno spazio in cui le persone non si limitassero a indossare il marchio, ma lo vivessero. Un hotel esclusivo è la massima espressione dello stile di vita di Philipp Plein, il luogo in cui lusso, design e intrattenimento si fondono. L’idea era nella mia mente da anni e Milano era il luogo perfetto per darle vita.
Un hotel che riflette il marchio: in che modo il design e lo stile dell’hotel riflettono l’identità e i valori del marchio Philipp Plein?
Il Plein Hotel è una manifestazione fisica del mio marchio, audace, lussuoso e pieno di personalità. Dagli interni progettati su misura ai servizi esclusivi, tutto sta nell’offrire un’esperienza unica. Aspettati motivi a forma di teschio, texture ricche e un mix di rock and roll e opulenza.
Esperienza unica: quali sono gli elementi distintivi che rendono The Plein Hotel diverso dagli altri hotel di lusso a Milano?
Non si tratta solo di un altro hotel a cinque stelle, di una destinazione lifestyle. Gli ospiti possono aspettarsi intrattenimento ad alta energia, eventi privati, un’esperienza di moda e arte curata e il tipo di lusso che non puoi trovare da nessun’altra parte. È progettato per coloro che vogliono sperimentare qualcosa di straordinario, non è solo un posto dove dormire.
Clientela e servizi esclusivi: A chi si rivolge il vostro hotel e quali esperienze offre per far sentire gli ospiti immersi nel mondo di Philipp Plein?
Il Plein Hotel è per le persone che amano il lusso con un vantaggio imprenditori, creativi, celebrità e individui con un patrimonio netto elevato che apprezzano l’esclusività. Gli ospiti avranno accesso a servizi su misura, esperienze di vita notturna VIP, anteprime di moda private e persino sessioni di styling personalizzate. Si tratta di farli sentire come delle rock star.
Posizione strategica a Milano: Perché hai scelto Via Manin per il tuo primo hotel? Qual è il tuo legame con questa città e cosa rappresenta per te?
Milano è la capitale mondiale della moda e del design e ha avuto un ruolo cruciale nella mia carriera. È qui che ho lanciato alcune delle mie collezioni più iconiche e dove il mio marchio ha una forte presenza. Via Manin è una location prestigiosa, proprio nel cuore della città, vicina al quadrilatero della moda ma che offre anche un senso di esclusività. È la miscela perfetta di lusso, storia e modernità proprio come il marchio Philipp Plein. Aprire qui il mio primo hotel è il mio modo per celebrare il mio legame con Milano e offrire ai miei clienti un luogo in cui immergersi completamente nel mio mondo.
A cura di Christian Gaston Illan e Luca Sardi