Il cambio di passo nel settore della filantropia raccontato da chi lo compie ogni giorno concretamente. Alla presenza del presidente di Progetto Arca Alberto Sinigallia, il dialogo con Citi Foundation, Permira Foundation, L’Oréal Italia, PENNY Italia.
La fiducia come nuova leva per produrre cambiamento reale e impatto sociale. Parte da questa convinzione l’incontro ideato da Fondazione Progetto Arca organizzato oggi a Milano per raccontare un nuovo modo di costruire collaborazioni autentiche e durature tra il Terzo settore e il mondo profit, andando oltre la tradizionale CSR (Corporate Social Responsibility) per generare un reale e concreto impatto sociale.
L’incontro, dal titolo “Sinergie di valore: dalla fiducia all’innovazione nei partenariati profit-non profit”, coinvolge realtà provenienti dal mondo aziendale e della filantropia con cui Progetto Arca collabora da anni: Citi Foundation, Permira Foundation, L’Oréal Italia, PENNY Italia.
In un momento storico come quello attuale, attraversato da crisi ed emergenze, e da bisogni sociali sempre più complessi e numerosi, si rende necessario ripensare alla modalità di intervento anche nel settore della filantropia, per poter produrre cambiamenti sistemici dal valore strategico decisivo.
Visione di lungo periodo, parità nella relazione tra ente profit ed ente non profit, apprendimento reciproco e coprogettazione, coinvolgimento delle persone nei processi di cambiamento. Da qui nasce un nuovo paradigma di intervento basato sulla fiducia, definita da Secondo Welfare “filantropia trust-based, basata sulla maggior fiducia tra enti filantropici e organizzazioni sostenute, che introduce una profonda trasformazione culturale e presuppone una revisione critica delle strutture, della leadership, della cultura organizzativa e delle pratiche oggi utilizzate. In sintesi, il cambiamento auspicato si sposta dal concetto di finanziamento (economico) a quello di supporto (che coinvolge molti altri tipi di capitale); dalla realizzazione di progetti circoscritti all’avvio e sviluppo di processi di innovazione sostenibili nel tempo; dai ruoli di “finanziatore” e di “beneficiario” all’idea di partner che collaborano per una mission comune”.
Progetto Arca da anni ha creato un modello di collaborazione con il mondo profit che parte da proposte mirate, collaborazioni efficaci, analisi di risultati e riprogrammazione sul futuro. Un percorso concreto e trasparente che ha portato molte realtà a continuare il rapporto con la fondazione, ritenuta credibile nella sua mission ed efficace nella messa in pratica dei progetti, sempre più complessi perché sempre più variegati nei servizi e dedicati a target di persone con molteplici fragilità.
Questo approccio basato sulla fiducia reciproca è sottolineato dal moderatore dell’incontro, Federico Mento, direttore di Ashoka Italia, organizzazione internazionale non profit che identifica e sostiene nel mondo gli innovatori sociali più efficaci e capaci di immaginazione e lungimiranza. “Fare innovazione sociale non significa solo contribuire a migliorare la vita delle persone ma cambiare il sistema – sociale, di relazione, organizzativo – per renderlo più giusto, inclusivo e sostenibile” spiega Mento. “Per questo Ashoka promuove la cultura del cambiamento e lavora per costruire un futuro in cui ognuno possa diventare agente del cambiamento: tutti i cittadini, potenzialmente, sono in grado di identificare problemi sociali e trovare soluzioni, creando così un impatto positivo e duraturo per la società”.

Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca, commenta: “Fiducia insieme a rete, competenze, partecipazione, innovazione e prospettiva: mi sembrano queste le parole chiave che descrivono la relazione con gli enti profit che, in diversi modi, investono in un progetto affidandosi alle nostre capacità, alla nostra conoscenza del contesto e del territorio, condividendo le loro risorse e le loro idee, per agire concretamente e sentirsi così parte reale del cambiamento che siamo in grado di attuare”.
Un’area molto sviluppata negli ultimi anni da Progetto Arca è stata l’housing sociale, grazie alla definizione nel tempo di un modello basato su bellezza, responsabilità e autonomia.
Ne è un esempio “Casa e oltre”, la rete di appartamenti e servizi mirati all’integrazione messi a disposizione a Milano da inizio 2025, per un periodo di 2 anni, dedicati all’accoglienza di famiglie in condizione di fragilità sociale ed economica, persone sole o senza dimora e a rischio di emarginazione. Un progetto che vede Progetto Arca come capofila di un pool di 5 associazioni attive in città e Citi Foundation come sostenitore grazie alla Global Innovation Challenge, un’iniziativa che ha finanziato con fondi “catalitici” per 25 milioni di dollari complessivi 50 organizzazioni non profit che affrontano in modo innovativo un’urgenza pressante dei nostri tempi: il problema dell’insicurezza abitativa. L’approccio innovativo del progetto sta nella multidisciplinarietà del team di lavoro, creato sulla base delle diverse esperienze e competenze dei partner in rete, con la componente istituzionale del Comune di Milano che assicura il monitoraggio delle accoglienze verificandone l’impatto sociale, in vista della creazione di un nuovo modello scalabile nel settore dell’accoglienza.
Paola Biscaldi, Head of Communications and Public Affairs Italia di Citi: “Consideriamo
la Global Innovation Challenge della Citi Foundation un motore di cambiamento che fornisce risorse per sperimentare e amplificare soluzioni di impatto a lungo termine. Promuovendo approcci
innovativi, consente di attrarre ulteriori investimenti e influenzare la nascita di modelli efficaci in altri contesti. Nell’ambito del programma, Progetto Arca può dialogare con altre organizzazioni nel mondo attraverso una comunità di apprendimento supportata dalla Fondazione: l’obiettivo è diffondere le buone pratiche nel terzo settore, come avverrà per ‘Casa e oltre’, e promuovere il networking imparando gli uni dagli altri”.
A riflettere questa visione è Permira Foundation – una fondazione finanziata e incubata da Permira, società globale di investimento. La Fondazione sostiene organizzazioni in tutto il mondo che affrontano le disuguaglianze sociali e promuovono l’inclusione, per raggiungere risultati positivi nell’ambito dell’educazione, del lavoro e della salute. Il suo modello combina erogazioni non vincolate con supporto pro bono da parte dei team di Permira. Dal 2021 Progetto Arca ha beneficiato di finanziamenti dalla Fondazione, insieme al coinvolgimento attivo dei dipendenti, che partecipano sia ad attività di volontariato sul campo sia a iniziative di supporto strategico focalizzate su progetti operativi. Oggi Permira Foundation sostiene Progetto Arca attraverso lo Spark Fund, un programma pensato per organizzazioni leader che realizzano progetti ad alto impatto nelle proprie comunità locali.
Angelo Picciuto, Vice President, Permira & Permira Foundation Investment Lead: “Il nostro impegno con Progetto Arca è iniziato dal volontariato nei servizi fino ad arrivare al supporto in progetti strategici. Progetto Arca è un ottimo partner per il nostro Spark Fund grazie alla profonda conoscenza della comunità locale e alla comprovata capacità di generare impatto. Sono orgoglioso di sostenere Progetto Arca localmente dal nostro ufficio di Milano e resto ogni anno colpito dalla differenza che riescono a fare nella vita delle persone del nostro quartiere”.
L’innovazione responsabile è centrale nella strategia di L’Oréal Italia, il cui impegno si fonda anche sul rispetto dell’ambiente e la cura della persona. Una strategia che vede la sua perfetta realizzazione del neonato salone Beauty for a Better Life, uno spazio dove le persone che abitano la Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci del Comune di Milano (cogestita insieme a una rete di associazioni tra cui Medihospes e Progetto Arca) – e in seguito altri cittadini fragili segnalati dagli operatori sociali – possono usufruire gratuitamente di servizi di taglio e acconciatura e ricevere prodotti per l’igiene e la bellezza personale. In tutto mille persone in un anno che hanno a disposizione parrucchiere professionali formate in specifici percorsi creati da Fondation L’Oréal per unire le competenze tecniche alla capacità di comprendere le esigenze delle persone vulnerabili, contribuendo così ad aiutarle a ritrovare la propria autostima e sviluppare fiducia in sé.
Simone Targetti Ferri, Sustainability Director L’Oréal Italia: “La collaborazione con Progetto Arca, attore chiave dal 1994 nel supporto alle persone più fragili e ai senzatetto a Milano, è stata cruciale. La loro vasta esperienza nell’accoglienza e assistenza, evidenziata da 4 milioni di pasti distribuiti nell’ultimo anno e dalle 167 strutture, ha reso Progetto Arca il partner naturale per un progetto di impatto sociale. Grazie a questa sinergia, il nostro salone offre ben più di servizi di bellezza: è un luogo dove dignità, autostima e inclusione sociale fioriscono per persone svantaggiate, promuovendo un benessere olistico e concreto reinserimento”.
Contribuire al sostegno delle comunità locali con attività concrete e continuative è una prerogativa anche di PENNY Italia, che sceglie un approccio alla responsabilità sociale che supera la semplice donazione di fondi, proprio come nella relazione con Progetto Arca, consolidata da 5 anni nel sostegno alle persone fragili e, insieme, nella lotta allo spreco. Tra i vari fronti in cui si sviluppa la collaborazione, centrale è la donazione di prodotti alimentari che l’azienda attua grazie al recupero delle eccedenze alimentari presso i suoi punti vendita a Milano, garantendo il recupero di beni destinati poi alle attività di sostegno alimentare messe in campo da Progetto Arca, come i Market solidali dove le famiglie in difficoltà possono fare la spesa gratis.
Marcello Caldarella, Corporate Communications Manager & Spokesperson PENNY Italia: “La collaborazione con Progetto Arca ci ha permesso di trasformare le rimanenze alimentari in aiuti concreti, generando impatto sociale tangibile. Abbiamo scelto Progetto Arca per la sua capacità di agire con tempestività e umanità, in piena coerenza al nostro percorso #VIVIAMOSOSTENIBILE, con il quale ci impegniamo ogni giorno ad essere vicini alle comunità in cui operiamo”.
FONDAZIONE PROGETTO ARCA
Fondazione Progetto Arca nasce a Milano nel 1994 per dare aiuto concreto a chi si trova in stato di grave povertà ed emarginazione sociale: persone senza dimora, famiglie in emergenza economica e abitativa, persone con problemi di dipendenza, richiedenti asilo e rifugiati. Seguendo la mission “il primo aiuto, sempre”, ogni giorno operatori e volontari offrono assistenza, sostegno alimentare e accoglienza abitativa, accompagnando ogni persona in difficoltà in un percorso di recupero personale e di reinserimento sociale, abitativo e lavorativo.
I numeri dell’ultimo anno (2024): 41mila persone aiutate in Italia e nel mondo, di cui 4.400 accolte. 167 case per l’housing sociale a livello nazionale, dove 9 ospiti su 10 hanno raggiunto l’autonomia. Distribuiti 4 milioni di pasti, di cui oltre 320mila in strada. Consegnati oltre 72.500 capi di abbigliamento. La fondazione è inoltre presente in 13 Paesi con progetti di sviluppo (es. India, Brasile, Costa d’Avorio) o in risposta alle emergenze (es. Ucraina, Myanmar). I volontari sono 735.
Negli ultimi 5 anni Progetto Arca ha potenziato il servizio delle Cucine mobili – foodtruck che dispensano pasti caldi in strada, 7 tra Milano, Torino, Padova, Roma, Napoli, Bacoli (NA) e Bari – e il sostegno alimentare tramite i Market solidali – 11 tra Milano, Roma, Napoli, Bari, Ragusa, Faenza.
Dalla sua nascita 31 anni fa, Progetto Arca ha aiutato oltre 475.000 persone e dispensato 27.730.000 pasti.
Il presidente Alberto Sinigallia: “Siamo una stampella che aiuta ogni persona fragile nel recupero della sua vita, per ricominciare a camminare in autonomia e con fiducia”.
A cura della Redazione


