Per anni le emozioni sono state relegate da molti manager a rivestire un ruolo secondario nella vita aziendale o addirittura bandite perché ritenute ”pericolose”.
Per fortuna negli ultimi anni, nella nostra esperienza, questa tendenza si sta invertendo e sono sempre di più le organizzazioni che cercano di valorizzare adeguatamente la dimensione emozionale nella quotidianità.
Siamo convinti che oggi un manager eccellente sia quello che[author] [author_image timthumb=’on’][/author_image] [author_info]Guido Granchi A.D. Granchi & Partners Srl – Milano – www.granchiepartners.it – guidogranchi@granchiepartners.it[/author_info] [/author] riesce a coniugare capacità tecniche (pianificazione, controllo, conoscenza del prodotto) con capacità relazionali ed emozionali. Abbiamo definito questi manager come Emozion-Abili™ volendo con questo termine porre l’attenzione alla componente emotiva sotto due diversi punti di vista: da una parte sono persone che sanno emozionarsi e che non hanno timore di accogliere ed esternare le proprie emozioni.
L’altro significato riguarda la capacità di queste persone di accogliere e rispettare anche le emozioni degli altri ( ad esempio collaboratori , clienti e fornitori). Tra le altre doti di questi manager, purtroppo rari, a nostro avviso rientrano:
- Capacità di ascolto
- Capacità di fornire feedback puntuali e trasparenti
- Capacità di accogliere e confrontarsi con opinioni diverse
- Flessibilità di approccio alle situazioni senza pregiudizi
- Capacità di sponsorizzazione e motivazione dei collaboratori
Buona parte di queste capacità sono descritte dal modello dell’Intelligenza Emotiva, portato al successo mondiale dal professor Daniel Goleman, attraverso il suo fortunato libro “Intelligenza emotiva”, pubblicato nella prima edizione nel 1996.
Goleman definisce l’Intelligenza Emotiva come “la capacità di riconoscere le proprie sensazioni e quelle degli altri, per motivare se stessi e per gestire bene le emozioni proprie e quelle nelle relazioni con gli altri, verso un obiettivo comune”.
L’abilità di un manager di esprimere la propria intelligenza emotiva è molto apprezzata in azienda sia nei rapporti individuali con collaboratori, colleghi o clienti, che nel lavoro di team. Il manager Emozion-Abile™ si sforza di realizzare uno stile di comunicazione ad personam con i suoi diversi interlocutori, cercando di cogliere e valorizzare le unicità che ogni individuo esprime nella vita quotidiana professionale e personale. Un team leader che sponsorizza l’Intelligenza Emotiva all’interno della sua squadra contribuisce in modo importante ad avvicinare il proprio team al modello di eccellenza caratterizzato da:
- Obiettivo comune
- Performance quali-quantitativa
- Collaborazione reciproca
- Responsabilità condivisa
Lavorare valorizzando l’Intelligenza Emotiva nel team favorisce l’instaurazione della collaborazione generativa tra i membri della squadra: la comunicazione è sincera e trasparente e tiene conto dei diversi punti di vista. Si riesce ad alternare in maniera costruttiva la discussione con il dialogo. Attraverso la discussione i membri del team sostengono e spiegano il loro punto di vista mentre grazie al dialogo esplorano il punto di vista degli altri. In questo modo i conflitti sono gestiti in maniera matura e costruttiva col fine di arrivare a soluzioni condivise vincere-vincere. La collaborazione generativa ha anche un ruolo importante nel diffondere all’interno della squadra la cultura della responsabilità condivisa.
In molte squadre di lavoro quando non si raggiungono i risultati attesi scatta automaticamente la sindrome della “caccia al colpevole”. Nei team gestiti da manager Emozion- Abili™ la responsabilità è condivisa perchè è ben presente la
consapevolezza che si “vince” o si “perde” tutti insieme.
