Nuovi scenari per il Retail Real Estate in un mercato che cambia

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Sono emersi segnali positivi dall’analisi dei dati divulgati da CNCC – Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali – durante l’incontro di fine anno con gli Associati tenutosi a Milano il 16 dicembre, che ha concluso i primi sei mesi di attività con il nuovo Presidente Massimo Moretti. È proprio dai centri commerciali che arrivano i primi segnali di ripresa dell’economia; un settore che si conferma strategico per il Paese, e che continua una politica di investimenti.

ECCO I NUMERI:
– 51 miliardi di € – il fatturato di tutti i centri commerciali italiani
– 3,2% sul PIL è l’incidenza dell’industry dei CCI
– 40 miliardi di € è il valore immobiliare del parco dei centri commerciali
– 324.000 i dipendenti diretti dei centri commerciali
– 1,800 miliardi di visitatori all’anno
– 32 visite medie all’anno
– 2,5 visite al mese

CNCCLE SFIDE DEL FUTURO: PARLA IL PRESIDENTE MASSIMO MORETTI
In cantiere ci sono centri per un milione di metri quadrati di spazi espositivi: la sfida è disegnare il futuro con nuove opere sempre più belle dal punto di vista architettonico e capaci di restare attive 365 giorni all’anno.
Tra le nuove aperture, ecco le più innovative:

Arese (FINIPER): proporrà una pista di auto – era la sede dell’Alfa ROMEO – e una Promenade verde spettacolare e scenografica

Scalo Milano: ospiterà una scuola di design

La parola d’ordine è “rinnovamento”, adeguando il modello di base ai nuovi mood di acquisto e consumo, ai nuovi stili di vita. Quello che era valido negli anni ’90 e primi 2.000, ovvero il consumo di massa fine a se stesso ad oggi non ha più appeal, dal momento che sempre di più si sta imponendo la personalizzazione dei prodotti e dei servizi, e quindi gli acquisti e i consumi stessi si stanno riequilibrando.

“Come rivolgersi contemporaneamente ad anziani con reddito e alla millennial generation con la paghetta?”: il Presidente Moretti lancia la sfida.  Il Convegno “Commerciamo futuro” ha inoltre analizzato l’evoluzione del ruolo dei centri commerciali e lo sviluppo dell’industria del Retail Real Estate, in uno scenario in forte cambiamento dal punto di vista della progettualità futura, della disponibilità finanziaria, dei canali di commercio, dei nuovi modelli di consumo. Per l’occasione sono intervenuti autorevoli personaggi accademici e noti giornalisti che insieme hanno affrontato i temi sopra accennati, ognuno sviluppando l’argomento con diversa declinazione, secondo la propria specifica prospettiva (sociologica e sociale, economica e finanziaria).

ALCUNE PROSPETTIVE:
Vanni Codeluppi, docente di Sociologia presso l’Università IULM di Milano. Secondo il parere del sociologo i centri commerciali devono entrare in città, rifuggendo dal vecchio posizionamento basato sulla famiglia e gli acquisti da “week end”. Devono inoltre adeguarsi alla complessità della vita delle persone, proponendo soluzioni e servizi. Devono tener conto di realtà che stanno crescendo a ritmi importanti, come l’usato e lo sharing. Devono attivare nuove leve per fare dei molti touch point un unicum basato sul sogno, la fiducia, i servizi.

Gianluca Diegoli, independent digital marketing manager. Il web è un amico o un nemico del centro commerciale? Il consumatore contemporaneo ha sempre meno tempo (o vuole perdere sempre meno tempo, e seleziona bene, bombardato com’è da input digitale, come passarlo). Il centro commerciale corre il rischio, paragonato all’intrattenimento online, di essere ricondotto a un mero servizio di ritiro merci, in cui va perso il senso di esperienza e di “magia”. Eppure il digitale, con le sue informazioni sulle passioni e gli interessi delle persone che player come Google e Facebook possono fornire, può aiutare il centro commerciale a essere di nuovo un centro di aggregazione, in cui consumo, esperienza e socialità convivono in un circolo virtuoso.

Fonte: NIC Nuove Idee di Comunicazione by Canali & Co, Ufficio stampa

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