Come testare idee di business in pochi step

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Che la tue idee di business siano belle, lo diamo per scontato. Sei un tipo creativo e hai sempre intuizioni strepitose. Eppure, potrebbe non bastare. Anche il progetto che sembra più originale va a scontarsi con le logiche, a volte impietose del mercato. Per questo, prima di investire soldi e tempo in qualcosa che ha una “bella faccia, ma un pessimo carattere”, fai qualche test. Sperimentare un’idea, infatti, testarla sul mercato, non comporta oggi dei costi insostenibili. Anzi, lo si può fare anche spendendo cifre che ogni startupper può sostenere. Ecco quali sono i passi che potresti fare per capire se il tuo prodotto o servizio ha delle persone disposte a comprarlo.

Idee di business: “Get out of the building”

L’espressione “get out of the building”, ovvero “esci dal palazzo”, è molto nota agli startupper. La si usa un po’ come monito diretto a chi si innamora troppo della sua idea e vuole proteggerla da tutti, anche dai potenziali clienti. Dopo aver costruito un prodotto, come startupper dovrai subito uscire dal “garage” e mostrarlo a parenti, amici e amici dei loro amici. L’ideale sarebbe rivolgersi a un pubblico di 100 persone. Potresti organizzare un evento dove mostri il funzionamento del prodotto e soprattutto, raccogli i pareri di chi lo ha visto e provato. I cosiddetti “feedback”. Ti avvisiamo che non sarà facile, ti sentirai un po’ come una persona che si mostra nuda in una stanza piena di gente. Dovrai essere bravo ad accogliere le critiche e a trasformarle in qualcosa di costruttivo.

Vai online: oggi ci sono gli strumenti

Una volta testare idee di business era molto più costoso. Bisognava rivolgersi ad agenzie specializzate in indagini di mercato e sondaggi. Insomma, c’erano una serie di intermediari tra il tuo prodotto e i potenziali compratori. Uno dei più grandi meriti della Rete è quello di aver eliminato gli intermediari, per cui puoi utilizzare alcuni strumenti e avere un contatto diretto con gli utenti. Rispetto alla fase precedente, che ti abbiamo appena descritto, questa ti consentirà di avvicinarti di più al “bersaglio” del tuo pubblico di riferimento e del tuo business. Ecco come puoi iniziare a testare la tua idea sulla Rete.

Usa le keyword con Google Adwords. Per usare questo strumento devi prima aver lanciato il sito della tua startup. Una volta realizzato questo passaggio potrai usare Adwords per attirare il pubblico che pensi possa essere interessato al tuo prodotto (in base all’età, al reddito, al livello di educazione e al lavoro ecc.) e attirarli al tuo sito. Adwords in sostanza ti consente di comprare alcune chiavi di ricerca, le stesse che gli utenti digiteranno per trovare un prodotto simile al tuo.

Una volta realizzata una campagna (puoi iniziare anche da qualche centinaio di euro), dovrai essere bravo a monitorare tutti i dati attraverso un altro tool molto utile, messo a disposizione da Google: Analytics. Così potrai in modo economico capire quante persone hanno guardato il tuo sito e cliccato sulla tua offerta. Se vendi la soluzione in e-commerce, avrai poi altre metriche che potrai valutare.

 Crea una landing page. Una landing page è una pagina di atterraggio, o meglio un form da compilare online nel quale si chiedono all’utente alcune informazioni in cambio dell’anteprima di un prodotto, di uno sconto o di altri vantaggi. Nelle strategie di marketing delle aziende, le landing page sono diventate negli anni un elemento essenziale perché consentono di avere una lista di contatti (i cosiddetti “lead”) che possono essere poi trasformati (se si è bravi) in clienti abituali. Nel tuo caso la landing page servirà a capire se c’è interesse per il tuo prodotto. Più persone chiederanno di vederlo in anteprima, più capirai se c’è interesse.

Ma come portare gente alla tua landing page? Il metodo più veloce ancora una volta è quello promozionale. Efficace è Facebook Ads, lo strumento pubblicitario di Facebook che ti consente con pochi euro (puoi partire anche da 50 euro) di trasmettere il messaggio a un pubblico fortemente targettizzato, sulla base di età, sesso, zona, lavoro e anche di interessi (hobby, sport, musica, passioni ecc.).

Crowdfunding per testare le tue idee di business

Un paragrafo a parte merita il crowdfunding che negli ultimi anni si sta imponendo sempre di più come una strategia, forse la più efficace oggi, per testare idee di business e capire se hanno un mercato (o meno). In sostanza, il crowdfunding ti consente di presentare la tua idea a un pubblico di solito giovane e appassionato di nuove tecnologie (pensiamo a Kickstarter e Indiegogo) e di chiedere un finanziamento, un contributo, per poter realizzare la tua idea. I vantaggi del crowdfunding sono infiniti: non devi avere un prodotto finito per lanciare una campagna, puoi testare subito l’interesse dell’idea sul mercato (se c’è gente disposta a pagare per ricevere un’anteprima del prodotto, avrai anche utenti che la comprano) e puoi creare (se sei bravo e sai sfruttare i social media) una community forte alla quale ti rivolgerai se intendi lanciare nuove versioni del prodotto in futuro, oppure altri gadget tecnologici.

Rispetto alle strategie precedenti il crowdfunding ha dei costi più alti. Sono quelli legati alla realizzazione di un video, fondamentale per attirare donatori, di belle immagini e dei costi di promozione. Per sperare di raggiungere l’obiettivo della tua campagna, dovrai inoltre iniziare (già prima di lanciarla) a proporre la tua idea con degli ads sui social media. L’investimento è variabile e legato poi alla tua capacità di fare rete. Potresti per esempio trovare un filmaker disposto a fare un cambio merce, o a essere pagato in un secondo momento, quando cioè avrai i primi proventi dalle vendite del prodotto.

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Sei uno startupper e hai già testato la tua idea? Quali di queste tre strade ha funzionato meglio nel tuo caso?

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