Elena Curtoni: lavoro e passioni di una sciatrice professionista

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Con gli sci ai piedi da quando aveva due anni, Elena oggi rappresenta l’Italia nella Coppa del Mondo di Sci Alpino e, quando non è alle prese con allenamenti e competizioni, si dedica all’arte

Una chiacchierata con Elena Curtoni ci rivela come ogni campione, in fondo, sia una persona semplice, con interessi che vanno anche al di là dell’attività sportiva ma che spesso devono essere sacrificati in nome di una forte vocazione. Nel caso di Elena la scelta è stata difficile, tra lo sci e la pittura, sua grande passione, alla quale dedica gran parte del suo tempo libero.

Ciao Elena, come e quando hai iniziato a sciare?

“Ho iniziato a sciare grazie alla passione di mio padre, che mi mise sugli sci per la prima volta all’età di due anni.”

Ed è diventato poi anche il tuo allenatore…

“Sì, papà ha accompagnato me e mia sorella Irene in tutto questo lungo percorso e ancora oggi lo fa occasionalmente. Abbiamo discusso parecchio, avere un papà allenatore può essere difficile in certi momenti ma sicuramente è e sarà sempre la mia forza! Lo sci, da passione iniziale e puro divertimento, è diventato il mio lavoro e a questo dedico tutto il mio tempo, con tantissimi sacrifici ma anche con immenso entusiasmo.”

5 WCSL Overall Ranking 2017 – Super G Medaglia d’Oro ai Campionati Mondiali Junior 2011 a Crans Montana (SUI) – Super G Medaglia di Bronzo ai Campionati Mondiali Junior 2009 a Garmisch (GER) – Super Combinata

In cosa consistono i tuoi allenamenti?

“I miei allenamenti sono molto vari, oltre a quelli sugli sci infatti ci sono quelli a secco. Per quanto riguarda la parte aerobica cerco di variare spesso: passo dalla corsa al trekking e dalla bici (che non amo particolarmente) alla canoa. Poi ci sono gli allenamenti in palestra: la forza pura è un punto molto importante, se non fondamentale per il nostro sport, quindi bilancieri e manubri fanno parte di una routine strutturata soprattutto a circuito. Chiaramente nello sci bisogna essere pronti a tutto, bisogna avere molto equilibrio ed essere elastici. Gran parte del lavoro atletico è basato anche su questo, una moltitudine di esercizi di core svolti in molti modi e anche yoga.”

Rappresenta l’Italia con te anche Irene, la tua sorella maggiore. C’è competizione, supporto reciproco o entrambi?

“C’è soprattutto supporto reciproco. Io sono la sua prima tifosa ma chiaramente rimane divertente ogni tanto starle davanti…”

Sei spesso in trasferta. Quali sono i pro e i contro di viaggi così frequenti?

“Mi piace viaggiare spesso e vedere posti nuovi. Mi sento a mio agio con questo stile di vita. Come in tutto però ci sono dei contro, ad esempio quando la stanchezza e lo stress per le varie gare si accumulano e anche stare lontano da casa per molto tempo qualche volta pesa un po’.”

Qual è il sacrificio/la rinuncia più grande che hai affrontato negli ultimi anni?

“Ogni tanto penso che la scelta di proseguire con questo stile di vita sia sbagliata, qualche volta mi piacerebbe sentirmi una “ragazza normale”… Ma in realtà è fantastico! Ho fatto tanti sacrifici per arrivare dove sono ma non saprei raccontarne uno in particolare, perché fortunatamente sono stati tutti ripagati.”

A cosa non potresti mai rinunciare?

“Alle vacanze. A fine stagione ho bisogno di staccare, di scappare con la testa da un’altra parte…”

La tua soddisfazione più grande?

“Il mio primo podio in Coppa del Mondo, a St. Moritz, in discesa libera.”

Dove trovi la motivazione per continuare e fare sempre meglio?

“Sono curiosa di vedere fin dove posso arrivare!”

Hai una grande passione per l’arte in generale e ami dipingere e disegnare. Come l’hai scoperto?

“Amo disegnare e amo dipingere. Elena in fondo è un’artista. L’ho scoperto quando andavo all’asilo, le maestre avevano consigliato a mia mamma di mandarmi in qualche scuola in modo che potessi coltivare questo talento perché ero decisamente più brava dei miei coetanei.”

Pensi che avresti intrapreso questa strada se non avessi scelto le piste da sci?

“A 17 anni, finito il liceo artistico, mi sono trovata davanti ad una scelta. D’altronde nella vita prima o poi succede… A malincuore ho scelto di sciare. Il mio sogno era quello di frequentare l’Accademia di Belle Arti a Brera ma mio papà mi ha fatto capire che anche sugli sci me non me la cavavo male… E forse aveva ragione.”

A chi ti ispiri nel mondo dell’arte e in quello dello sport? Perché?

“Nel mondo dell’arte mi ispiro a Egon Schiele e Modigliani, sono decisamente i miei artisti preferiti. Nello sci è diverso, ho ammirato tanti atleti, come ad esempio Isolde Kostner quando ero bambina e poi Didier Cuche… Ora sto cercando di seguire e tracciare una strada tutta mia.”

Cosa vorresti fare “da grande”?

“Vorrei fare l’artista. O in qualche modo vorrei far uscire al meglio questo mio altro lato.”

Qual è Il tuo prossimo obiettivo?

“Vorrei guarire al meglio dal mio recente infortunio per sciare meglio che posso. Poi vedremo… A febbraio ci sono le Olimpiadi, non vedo l’ora!”

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