PRADERA MANAGEMENT ITALY costituita una SICAF immobiliare

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Al termine di un iter avviato a luglio 2021 con la presentazione a Banca d’Italia di un’istanza di autorizzazione alla costituzione di una società di investimento a capitale fisso (SICAF) di tipo immobiliare, lo scorso 18 novembre è stata lanciata la “Pradera Real Estate Investment SICAF S.p.A. (PREI S.p.A.)”, diventata operativa il 30 dicembre.

La società, con sede a Milano in via Melchiorre Gioia, ha designato per la gestione del proprio patrimonio il gestore di fondi d’investimento alternativi (GEFIA) lussemburghese TMF FUND MANAGEMENT S.A.

Al momento Pradera Management Italy (“Pradera”) detiene il 92% del capitale sociale della SICAF, mentre il restante 8% è di proprietà del fondo di investimento Crestline, entrato con questa operazione nel mercato italiano.

Roberto Limetti, managing director di Pradera, dichiara:

“L’obiettivo primario di Pradera, con la costituzione della SICAF, è quello di tenere il passo col mercato immobiliare delle transazioni, andando oltre l’attività di gestione per conto terzi attraverso l’attivazione di uno strumento, un veicolo finanziario, a cui gli investitori professionali che approcciano il mercato italiano possono rivolgersi allocandovi principalmente immobili retail. Non escludiamo, nel caso arrivasse un investitore con un portafoglio misto, che si possano inserire asset con funzioni differenti, la cui gestione, se necessario, potrebbe essere affidata a una società terza specializzata nella specifica asset class. Con questa operazione – prosegue Limetti – Pradera si propone de facto come investment advisor, mettendo a disposizione di potenziali investitori un profondo know-how nel settore retail, sia in termini di immobili che di investors, maturato nel corso degli anni in ambito nazionale e internazionale”.

La SICAF svolgerà la sua attività di investimento prevalentemente nel settore degli immobili adibiti ad attività retail, con particolare riferimento al mercato dei centri e dei parchi commerciali. Per i prossimi mesi Pradera prevede che vi possano essere opportunità di grande interesse in questo settore per una variegata platea di investitori professionali, che va dai fondi più opportunistici agli investitori “core” istituzionali.

Allo stato dell’arte Pradera sta svolgendo attività di due diligence in relazione ad alcune opportunità sul mercato che riguardano potenziali investimenti, i quali si attesteranno su valori compresi tra i 15 e i 50 milioni di euro.

Roberto Limetti – Managing Director

L’obiettivo iniziale di avviare l’operatività della SICAF con almeno due asset in portafoglio è stato raggiunto, in virtù dell’ingresso dei centri commerciali Il Ducale di Vigevano (PV) e Costaverde di Montenero di Bisaccia (CB).

In questo contesto di mercato, l’avvio di un veicolo di investimento (quale un fondo di investimento alternativo – FIA) è stato ritenuto da Pradera l’evoluzione della propria attività, volto a mettere a disposizione un servizio aggiuntivo alla propria clientela e a quella del proprio gruppo di appartenenza. Ciò anche nel caso in cui l’avvio di un veicolo regolamentato sia volto alla realizzazione di investimenti immobiliari su asset per i quali il gruppo Pradera presta già i propri servizi. A tal proposito, la tipologia di clientela del gruppo Pradera, composta da investitori istituzionali internazionali, è maggiormente rassicurata investendo in un veicolo gestito da un soggetto regolamentato e vigilato e nell’ambito di un quadro normativo ben definito a livello europeo. Ciò è in linea con la prassi di mercato che vede i veicoli di investimento collettivo quali assoluti protagonisti per operazioni immobiliari di importo ingente. A questo si aggiunge che la clientela del gruppo Pradera è spesso, a sua volta, soggetta a vigilanza prudenziale e/o a regolamentazione che ne disciplina l’attività di investimento e che l’investimento in veicoli regolamentati spesso risponde a una precisa esigenza statutaria o di internal policies di tali soggetti.

La decisione di istituire una SICAF eterogestita è determinata dalla volontà di assicurare terzietà, attraverso la gestione esterna di un soggetto indipendente, alle scelte di investimento come misura di gestione di eventuali conflitti di interessi che possano insorgere con il gruppo Pradera. Inoltre, la presenza di un gestore esterno consente un presidio costante di qualità anche sulle attività svolte da Pradera nel migliore interesse degli investitori.

A cura della Redazione

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