Gli affascinanti spazi della Fonderia Napoleonica Eugenia hanno visto la première di Superstones / Gioielli dal cuore della Terra, il grande progetto creativo ideato e realizzato da Giovanni Raspini, famoso brand di gioielli. Superstones nasce come una vera e propria sfida stilistica e concettuale: cercare la bellezza del gioiello nell’inusuale. Sostituire minerali e pietre alle gemme preziose utilizzate tradizionalmente in gioielleria, operando una sorta di rivoluzione, aprendo così lo spazio a nuove visioni e possibilità. La frattura che Giovanni Raspini innesca con questa mostra sontuosa è dirompente: da una parte l’assenza delle gemme e delle pietre preziose, dall’altra la vivida presenza di pietre e minerali naturali di ogni tipo, provenienza e aspetto.
La mostra, focalizzata sull’esposizione di trenta gioielli unici, si distingue per la sua audacia e innovazione nel campo della gioielleria contemporanea. Dalle grandi collane ai sorprendenti anelli, dai bracciali alla tiara, ogni pezzo è concepito per esaltare la bellezza e l’unicità dei minerali. Con Superstones, il designer toscano Giovanni Raspini ha saputo vedere, le potenzialità artistiche delle pietre scelte per le sue creazioni. Ha saputo leggervi dentro, guardare la bellezza, l’unicità, il valore scientifico e quello emozionale, non dimenticando mai la progettualità stessa di ogni gioiello, in un dialogo continuo tra fusione a cera persa e ornamento, forma e funzione. Un impegno frutto di una grande energia creativa e del lavoro corale di spiriti visionari, artigiani talentuosi e ricercatori che hanno potuto esprimersi al meglio sotto la direzione di Giovanni Raspini, a sua volta artefice in prima persona di meravigliose creazioni.
Per Superstones, Giovanni Raspini ha sentito l’esigenza di coinvolgere interlocutori professionali ed esperti del settore. Grazie al rapporto con l’Università di Firenze, si è instaurata una proficua collaborazione col professor Giovanni Pratesi, geologo e divulgatore scientifico di fama internazionale, già conservatore delle prestigiose raccolte mineralogiche del Museo di storia naturale di Firenze.
Fra i molti gioielli in mostra, è opportuno citare la collana Stone Reef, dove il dialogo fra le madrepore della barriera corallina modellate in bronzo e le pietre che nascono nelle viscere della Terra, risulta davvero interessante, grazie anche alla bellezza e rarità dei minerali utilizzati; la collana Pappagalli, con gli uccelli svolazzanti coperti di smalti colorati, le immense foglie tropicali in bronzo dorato, ma soprattutto la grande malachite, un minerale di un verde intensissimo che ricorda, per forma e colore, il cuore pulsante e profondo della selva amazzonica; l’anello Profondo Blu abbellito da un’intensa azzurrite, sulla quale delicati delfini in argento dorato saltano e si rincorrono; il bracciale Drago, sontuoso e imponente, la cui ispirazione fantasy si confronta con la forza materica del metallo e gli artigli sembrano quasi avvolgere e dominare il polso umano, mentre un frammento di quarzo color arancio-ruggine rimane incastonato dietro la testa del mostro; la collana Bollicine in un pregevole calcedonio color violetto, con le bolle sferiche realizzate in bronzo bianco ed alcune luminose perle barocche… Un lavoro di creazione e ricerca che via via si riflette anche nell’animo stesso del brand toscano, influenzando e offrendo linfa vitale alle nuove proposte e collezioni stagionali.
La mostra Superstones è la più recente delle tante iniziative ed eventi che il brand ha dedicato nel corso degli anni al tema della creazione orafa, da Wild/Segni e gioielli animalier a Vanitas Mundi, da Gioielli da una Wunderkammer al Giro del mondo in ottanta gioielli. Temi apparentemente diversi tra loro, uniti però dalla stessa anima creativa e dirompente che caratterizza tutto il percorso creativo e professionale di Giovanni Raspini.
In supporto al progetto, è stata realizzata per i tipi delle Edizioni Edifir di Firenze una pubblicazione con testi originali e fotografie a colori, che offre uno sguardo approfondito sull’ispirazione e il processo creativo di Superstones.
A cura della Redazione