KIKO Make Up Milano: cronaca di un successo italiano

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kiko make up“Be what you want”, ovvero “Siate quello che volete essere”.

Questo è il motto (internazionale) di KIKO Make Up Milano, un brand di cosmetici e prodotti di bellezza che però è tutto italiano. L’idea nasce nel 1997 da un investimento del gruppo bergamasco Percassi, gruppo che si è rivelato protagonista della distribuzione della moda a basso prezzo, ma di qualità. Data 2001 la joint venture con Inditex, che porterà in Italia importanti firme del franchising internazionale come Zara, Pull & Bear e Oysho. La scommessa di Kiko, un piccolo marchio che all’epoca fatturava all’incirca due milioni di euro, non può essere stata più azzeccata: i punti vendita in Europa sono più di 500 e coprono 33 Paesi, con la prospettiva di allargare la propria area d’influenza oltreoceano, un passo che non è stato ancora compiuto, nonostante Kiko sia considerata una delle aziende più promettenti per una possibile quotazione in borsa. Solo in Italia sono presenti all’incirca 90 punti vendita monomarca, che sono gestiti direttamente: la politica del gruppo, infatti, non prevede l’affiliazione tramite franchising

Una vendita personalizzata e sempre in evoluzione, per stare al passo con le tendenze del momento. Dal 2009 è attivo il canale e-commerce per acquistare i prodotti online, con un costo di spedizione (in Italia), a partire da 3,90 euro.

Ma qual è quindi il segreto di questo successo? Kiko offre più di mille prodotti diversi, oltre che accessori per il trucco, tutti con prezzi accessibili, ma allo stesso tempo garantiti in sicurezza e affidabilità. Uno dei vanti dell’azienda è proprio quello di distribuire cosmetici a basso costo, ma testati (rigorosamente non sugli animali). Una formula che attrae, soprattutto le giovanissime, le quali non si possono permettere make up costosi e di marca.
Ormai però Kiko ha fatto breccia anche nella fascia più adulta, grazie alla varietà e alla continua innovazione nell’offerta. Una fascia che il Gruppo Percassi si sta accattivando sempre di più, grazie all’acquisizione, avvenuta nel 2012, del marchio chic Medina, con cui punta a diventare sempre più leader nel mercato della cosmesi, un settore che non sembra sentire la crisi in Europa. Solo nel 2012 i ricavi di Kiko sono stati di 351 milioni di euro, numeri che hanno fatto sì che nel 2013 una cordata di banche garantisse 150 milioni di euro di fondi al brand. Il business plan per il 2015 prevede che una parte di questi soldi venga utilizzata per potenziare la rete europea, rilanciare Medina e promuovere un nuovo marchio di cosmetica maschile, mentre un’altra parte sarà destinata all’ampliamento del raggio di azione di Kiko: si parla infatti di una possibile apertura negli Stati Uniti, per cui si stanno gettando le basi già quest’anno. Insomma, un esempio di successo del made in Italy, che non teme la concorrenza di colossi internazionali, puntando su qualità, innovazione e accessibilità.

Fonte: Pambianconews

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